Virus informatici, nuove frontiere ed insidie

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La lotta contro i pirati e i truffatori informatici si fa sempre più complicata, non solo si evolvono le tecnologie che cercano di mettere al sicuro, reti sistemi e dati, ma anche virus e altre minacce. Guardie e ladri si rincorrono di continuo e se non si resta costantemente aggiornati si rischia di soccombere davanti a nuove generazioni di virus o malware.

Un tempo gli utenti Mac schernivano quelli Windows perché si ritenevano diversamente da loro immuni ai virus informatici, ma le cose sono cambiate e di recente in Corea del Nord, un virus è stato distribuito su una falsa piattaforma per il trading con criptovalute e ha attaccato proprio sistemi operativi macOS, mostrando come anche questi possano rivelarsi vulnerabili.

Le truffe per il furto di dati si moltiplicano ogni giorno e nessuno può dirsi al sicuro, cresce il numero di malware e altre minacce e dotarsi di un software che possa riconoscerle e arginarle, come ad esempio Bitdefender è ormai sempre più fondamentale.

Un tempo non lontano, si parla di pochi anni, un buon antivirus bastava per stare relativamente tranquilli, oggi numero e tipologia delle possibili minacce informatiche è decisamente aumentato. Serve un approccio come quello adottato da Bitdender Internet Security 2020 non solo un antivirus, ma un sistema che protegge la rete e i dispositivi ad essa connessi a 360 gradi, evitando intrusioni, furti di dati e l’esecuzione di codici potenzialmente dannosi.

Oltre a dotarsi di software di protezione, che devono essere costantemente aggiornati per dare il loro massimo, c’è poi molto che va fatto sul fronte della formazione. Non si possono dare per scontati gli strumenti tecnologici e non si può pensare che in rete si sia liberi di fare, dire, comunicare e condividere qualsiasi cosa. I nostri dati sono preziosi, possono diventare moneta di scambio e se mal usati possono ritorcersi pericolosamente contro di noi.

Non basta fare affidamento su dei software di protezione, per quanto validi siano, se poi abbiamo comportamenti che ci mettono a rischio più di qualsiasi stringa di codice. Serve un’opportuna educazione all’uso degli strumenti informatici e delle rete. Internet ha un suo galateo, si potrebbe iniziare proprio da questo, dalla cosiddetta netiquette, che non sarebbe male venisse insegnata nelle scuole e senza dubbio aiuterebbe ad arginare fenomeni come quelli degli hater e dei cyber bulli, sempre più presenti sulle piattaforme social.

La rete permette a tutti di esprimersi in libertà, ma bisogna anche rispettare gli altri e comunicare con il giusto tono di voce, nelle diverse situazioni. Il problema è più complesso di quanto si pensi e una sua soluzione può arrivare solo grazie alla collaborazione tra diverse generazioni, sensibilità e competenze. I più giovani, i cosiddetti nativi digitali, usano la tecnologia con grande naturalezza, ma non sempre ne comprendono le insidie. Gli adulti in alcuni casi faticano a comprendere certe dinamiche, ma non devono sottrarsi al loro ruolo educativo. Le nuove tecnologie offrono incredibili opportunità, ma portano anche a complesse sfide, che si possono vincere solo con il giusto impegno.