Ascensori privati e ascensori per condomini: le differenze

ascensore

Se pensi alla comodità di muoverti da un piano all’altro sia di casa tua sia del palazzo in cui vivi, la prima cosa che ti viene a mente è l’ascensore. Si tratta ormai di uno strumento indispensabile, soprattutto volto all’abbattimento delle barriere architettoniche e al miglioramento della qualità della vita. Sia che si tratti di una casa a solo posta su più piani, sia che si tratti di un condominio, l’ascensore dovrebbe essere sempre presente, per rendere gli spostamenti più agevoli. Come si può evincere anche sul sito di 100 Ascensori, i modelli in commercio sono tanti. Vediamo le differenze tra ascensori privati e ascensori per condomini.

Ascensore per casa privata

Quando hai una casa posta su più piani, con il passare del tempo può diventare complicato salire e scendere le scale. L’ascensore per una casa privata è pensato per rendere la struttura vivibile anche quando la forma fisica non aiuta più a spostarsi come un tempo. Che tu abbia problemi di deambulazione, che tu abbia un familiare disabile o semplicemente che tu sia un gran pigrone, l’ascensore in casa potrebbe risolverti non pochi problemi. Ti aiuta a trasportare pesi, confezioni d’acqua, buste della spesa, scatoloni dal piano di sopra al piano di sotto e viceversa. Inoltre, la sua presenza fa lievitare il valore dell’immobile qualora tu decida di venderla. Ma che requisiti deve avere un ascensore per casa privata? Vediamoli insieme.

Come prima cosa, la cabina non deve avere al suo interno tubature o impianti estranei al suo funzionamento. Per quanto riguarda il vano macchina, deve avere una dimensione tale da permettere ogni intervento di manutenzione necessario. Rimanendo in tema di dimensioni, quelle della cabina non dovrebbero essere inferiori ad 80cmX80cm, così da garantire lo spazio per entrare eventualmente con passeggino o sedia a rotelle. La portata massima non deve essere meno di 250 kg e non più di 600 kg, mentre la potenza elettrica minima necessaria è di 1,5 kW.

Puoi optare, se il classico ascensore non ti piace, per un mini ascensore domestico. Ricorda che averlo ti permette di beneficiare di molteplici agevolazioni fiscali (in termini di benefici fiscali, essi valgono anche nel caso in cui tu voglia un piccolo montacarichi da interno con funzionamento idraulico).

Gli ascensori per condomini

L’ascensore da condominio ha dei requisiti diversi da quelli appena visti. Esso permette di spostarsi da un piano all’altro della palazzina in pochi minuti. Tutti i condomini che vivono ai piani alti possono risparmiarsi la fatica di salire le scale, soprattutto con l‘avanzare dell’età. Quando si decide per l’installazione dell’ascensore in un condominio si tengono conto alcuni fattori come ad esempio l’altezza del palazzo, il numero dei piani, le necessità di chi ci abita, la gestione economica e così via. Vediamo in questo caso rispetto a quello ad uso privato, quali debbano essere i requisiti stabiliti dalla legge.

Per prima cosa installare un ascensore richiede l’approvazione assembleare ai sensi dell’art. 1121 cc. Ci vuole un impianto che non sobbalzi e che non sia rumoroso. In caso di mancanza di elettricità, L’ascensore deve avere un sistema tale che consenta l’apertura delle porte. Deve essere universale, avere un funzionamento automatico dei piani ed essere a uomo presente. Al contempo deve avere il sistema di assistenza integrato ed essere facilmente accessibile anche ai disabili (a tal proposito precisiamo che la cabina deve avere come dimensioni minime 120×80 cm.). Il pianerottolo fuori dalla cabina non può essere più piccolo di 140cmX140 cm.

Di norma in un condominio a 6 piani, si opta per un ascensore oleodinamico. Di contro se l’edificio è più alto conviene optare per un elevatore elettrico. Gli ascensori panoramici sono perfetti se lo spazio interno dell’edificio è ridotto.